Godzilla e Kong: Il nuovo Impero

Da oggi, 28 marzo, sarà possibile trovare il nuovo capitolo della saga colossal in tutte le sale italiane. Dopo lo scontro esplosivo di “Godzilla vs Kong”, il Mosterverse di Legendary Pictures, in collaborazione con Warner Bros, torna con una nuova avventura! Stavolta Kong e Godzilla dovranno combattere fianco a fianco contro una terribile minaccia sconosciuta che mette a rischio la loro e la nostra esistenza.

Alla regia troviamo di nuovo Adam Wingard, a cui era stato affidato il timone anche nel film precedente, mentre alla sceneggiatura ritroviamo Terry Rossio, accompagnato da Simon Barrett e Jeremy Slater. Wingard annovera tra le sue opere Blair Witch (2016) e Death Note, live-action che ha mostrato già il suo interesse verso il Giappone.

In Godzilla e Kong: Il nuovo Impero, fin dall’inizio, si percepisce di essere di fronte a un film dinamico e veloce, in cui i dialoghi sono pochi ma decisivi. A guidare la trama sono infatti le azioni dei personaggi, che sembrano viaggiare su due linee parallele. Da una parte troviamo Kong che vive nella Terra Cava e soffre di una profonda solitudine, essendo l’ultimo della sua specie. Dall’altra, troviamo Jia, interpretata da Kaylee Hottle, che sembra essere nella stessa situazione: incapace di trovare il suo posto nel mondo.

Le storie di Kong e Jia sono parallele e collegate non solo dal loro profondo legame, ma da una forza misteriosa che viene proprio dalla Terra Cava. Entrambi vivono la crisi esistenziale di essere gli ultimi della loro specie, e la trama si incentra sull’esplorazione di due diverse realtà all’interno della Terra Cava, che finisce per essere una sorta di Atlantide.

Il nuovo capitolo esce in concomitanza con il decimo anniversario del Mosterverse. Sono passati dieci anni dal film “Godzilla” (2014) e in questo film emergono molto di più le Creature che abitano sia la Terra Cava che la Superficie. In particolare, è interessante lo sviluppo di entrambi i Titani protagonisti: hanno due archi narrativi in cui tutti e due subiscono trasformazioni. Se da una parte troviamo Godzilla che modifica se stesso per diventare più forte, dall’altra abbiamo Kong, che cerca disperatamente una famiglia e un posto a cui appartenere, per poi combattere per esso.

Entrambi vengono mostrati più umani, Kong più di Godzilla, ed entrambi sembrano agire proprio come due essere umani testardi: territoriali, orgogliosi ma capaci di mettere da parte le divergenze di fronte a una minaccia che potrebbe distruggere i loro mondi.

Wingard ha affermato di essersi ispirato ai film Showa per questo nuovo capitolo, richiamando non solo i colori ma anche lo stesso tipo di “assurdità”.

Con “Showa” si intende il periodo che va dal 1926 e il 1989 sotto il regno dell’imperatore Hiroito, in Giappone. Il primo film di Godzilla viene considerato come iniziatore dell’era Showa dell’industria Kaiju (“bestie strane”) ed è sua anche l’immagine che viene solitamente associata al termine kaiju. Agli inizi di questa era, Godzilla affronta per lo più antagonisti “naturali”, quali Mothra o Anguirus. A partire da “Ghidorah! Il mostro a tre teste“, Godzilla assume quella che sarebbe presto divenuta la sua immagine più famosa: quella di un mostro eroico che combatte al fianco di altri mostri contro terribili nemici.

Uno degli obiettivi di Wingard era quello di ricreare la stessa tavolozza di colori di un corridoio di giocattoli negli anni ’80 e rendere il tutto il più credibile possibile. Da qui sono partite le sperimentazioni, fino ad arrivare al prodotto finale che somiglia molto a una pellicola degli anni ’80 negli ambienti girati nel nostro mondo e a un film in technicolor per le scene nella Terra Cava.

Per rendere il tutto più omogeneo, si è optato per una degenerazione dell’immagine attraverso l’obiettivo nella fotografia del mondo reale, che poi è stata riportata nella CG per le scene nella Terra Cava. Senza dubbio, uno dei momenti più coinvolgenti è quello della scoperta della civiltà Iwi, e di conseguenza l’esplorazione del villaggio e dei cristalli che lo illuminano. La tavolozza di colori usata in questo caso è evanescente e cambia continuamente, dando l’idea che questo luogo sia dinamico e vivo.

Godzilla e Kong: Il nuovo Impero è sicuramente una grandissima avventura. Ci sono scene d’azioni, grandi mostri e favolosi effetti speciali. Le due trame parallele di Kong e Jia sono il cuore pulsante del film, ma allo stesso tempo ci troviamo di fronte a una minaccia incombente, che porta l’umanità ad avere i minuti contati.

Più volte troviamo Kong a dover affrontare ostacoli che lo plasmano e lo cambiano: già all’inizio del film lo troviamo invecchiato, guarito dalle vecchie cicatrici, e più saggio. Ci sono dei punti molto divertenti e questo è stato anche merito del cast, che vanta la presenza di Rebecca Hall, Brian Tyree Henry e Dan Stevens.

Unica nota di demerito, è forse la lunghezza, che alcuni possono trovare esagerata per la storia raccontata, ma che comunque viene usata con creatività per mostrare scene di combattimento e di esplorazione degli ambienti.

Godzilla e Kong: il nuovo Impero è sicuramente un film imperdibile per tutti gli amanti non solo dei film d’azione, ma anche delle terre inesplorate e della mitologia del Mosterverse!

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